Cos’é l’Ecografia?

L’ecografia è un’indagine diagnostica non invasiva basata sull’uso degli ultrasuoni. Gli ultrasuoni indirizzati con particolari sonde ecografiche sugli organi del corpo umano, tornano indietro (producendo una eco) e vengono rilevati dalla stessa apparecchiatura ecografica che li ha emessi, trasformandoli in immagini visibili su un monitor. Lo specialista interpretando le immagini può dare una descrizione e/o formulare una diagnosi.

In quali organi e quando viene indicata l’ecografia?
Tiroide: noduli, aumento di volume della tiroide o tireotossicosi.
Collo: masse espansive del collo di origine sconosciuta, linfonodi cervicali.
Ghiandole salivari (parotide, sottomandibolare e sottolinguale): per valutare le ostruzioni dei dotti salivari e le lesioni espansive delle ghiandole salivari.
Cute, sottocute e fasce muscolari: masse neoplastiche della cute, del sottocute e delle fasce muscolari.
Addome: dolori addominali acuti, sepsi addominale (febbre elevata di origine sconosciuta con dolore addominale), malattie del fegato, tumori epatici primitivi e metastasi epatiche,ittero (colorazione giallastra della cute), affezioni biliari e della colecisti (calcoli, dolore post-rimozione della colecisti), pancreatite acuta o cronica, tumore del pancreas, patologie della milza.
Apparato urogenitale e surreni: reni e surreni, insufficienza renale, sospetta colica renale, massa renale sospetta, infezioni urinarie, vescica, prostata, prostatite (infiammazione della prostata), massa o dolore ai testicoli (scroto), patologie vascolari dei testicoli (varicocele e torsione testicolare), sospetta massa pelvica, dolori pelvici, patologie dell’utero e delle ovaie.
Mammella: diagnosi precoce dei tumori della mammella, valutazione delle neoformazioni benigne e maligne della mammella.
Traumi: trauma addominale con emorragia acuta gastro-intestinale, lesioni da trauma del fegato, dei reni, della milza.
Tumori: parotide (ghiandola salivare), tiroide (anche nel follow-up postoperatorio), mammella, fegato (tumori primitivo o metastasi di altri tumori), colon-retto (per stadiazione e follow-up), rene, prostata, testicolo, ovaio, utero.
Pediatria: displasia dell’anca, torcicollo senza trauma, addome, invaginazione dell’apparato gastrointestinale, vomito a getto, massa addominale e pelvica, apparato uro-genitale, patologie e malformazioni renali, reflusso vescico-ureterale, criptorchidismo (mancata discesa del testicolo nel sacco scrotale).

Come si esegue una ecografia?
Dopo aver spalmato, in corrispondenza dell’organo o del tessuto che si vuole esaminare, la cute del paziente con un appropriato gel, che ha lo scopo di trasmettere le onde sonore all’interno del corpo, si fa scorrere lentamente la sonda (lo strumento che emette e rileva gli ultrasuoni). L’esame è assolutamente indolore e privo di qualunque pericolosità. Mediamente un esame ecografico dura dai 20 ai 30 minuti.

AGOASPIRATO SOTTO GUIDA ECOGRAFICA
Che cosa è l’agoaspirato sotto guida ecografica e quando farlo?
E’ un accertamento di tipo anatomopatologico che consiste nell’aspirazione, attraverso un ago simile a quello utilizzato per una comune iniezione, di materiale biologico (fluidi dell’organismo contenenti cellule), che viene poi sottoposto ad adeguata preparazione (fissazione, inclusione e colorazione) e all’osservazione al microscopio. L’agoaspirato serve a determinare la natura del materiale così prelevato, sia essa infiammatoria o infettiva o tumorale, benigna o maligna. Si esegue quando una lesione individuata con l’ecografia è di dubbia natura. Viene rigorosamente eseguito con l’ausilio dell’ecografia in modo da poter indirizzare con precisione l’ago sulla lesione da analizzare (agoaspirato ecoguidato).

In quali organi e quando viene indicato un agoaspirato ecoguidato?
Tiroide: presenza di noduli o di sospette tiroiditi.

Come si esegue un agoaspirato sotto guida ecografica?
Dopo aver fatto distendere il paziente su un lettino, lo specialista localizza tramite ecografia la sede precisa in cui effettuare il prelievo, quindi disinfetta la cute e inserisce l’ago che verrà seguito costantemente, per tutta la durata dell’agoaspirazione, dalla visione ecografica. Ciò permetterà la precisa individuazione del nodulo, la certezza di essere all’interno della lesione e la sicurezza di un adeguato prelievo ai fini di una quanto più precisa valutazione anatomo-patologica della lesione stessa. L’aspirazione del liquido e/o materiale da esaminare può avvenire manualmente, per mezzo di una normale siringa, o collegando l’ago a un apposito strumento. La procedura può durare, a seconda dei casi, da pochi minuti a un quarto d’ora. Al termine dell’esame il paziente può allontanarsi dall’ambulatorio autonomamente. L’esame in genere non è doloroso e comunque non è mai più fastidioso di una normale iniezione intramuscolare. Il liquido e/o materiale prelevato viene adeguatamente preparato su vetrini (fissato, incluso e colorato) e valutato dall’Anatomo-Patologo al microscopio.